Tag
PRESENTAZIONE
Voglio ringraziare Ilaria per aver accolto la sfida di fare questa ricerca ed elaborare questa dispensa per realizzare un laboratorio di poesia, per il libero apprezzamento, partendo dalla bellissima esperienza pedagogica di Kenneth Koch .
Ciò, con l’obiettivo dichiarato di continuare, ancora oggi, a portare questa bellissima esperienza anche nei nostri giro visite e ambulatori di coccole nelle corsie di ospedale e non solo.
Crediamo che i poeti, così come aspira ogni clown, restino i custodi terreni dell’amore. L’amore come vita? E, già! Le parole d’amore non perdonano mai, esse restano scolpite nei cuori e sospese nell’universo.
I poeti come i clown più che mascherare “smascherano” l’esperienza dell’innamoramento, gettando luci ed ombre: “Non t’amo come se fossi rosa, ma come cosa oscura…” (P. Neruda).
Oppure, illuminandoci i sentieri impervi della vita con il ricordarci sempre che: “Amor ca’ nullo amato amar perdona….” (A.Dante); facendo capire semmai che questa resta l’unica legge che governa l’intero universo.
Per questo bisognerebbe cercare bene nelle parole e prima Kenneth ed oggi Ilaria provano a farcelo comprendere.
Le parole, che come il fuoco possono scaldare o bruciarci. Per questo, le parole vanno scelte, selezionate con cura, pesate, anagrammate, sospese, fatte cadere dalla bocca come petali di una rosa o come foglie da un albero sospinte dal vento. Le parole come meraviglia, come sostanza preziosa, come proteine che si prendono cura di (tutti) noi.
L’incontro d’amore è sempre una ripetizione: “ama il prossimo tuo come te stesso…” dare, ricevere, per dare ancora. Noi abbiamo bisogno d’amare per donare a noi stessi amore. Ogni incontro è amore. La parola che cura …in tal senso ogni parola può essere veleno o medicina!
I poeti, come i clown, in questo incontro con se stessi e la parola compiono il miracolo dell’amore, come del tempo inatteso, provvisorio e, per questo, infinito. Questo ci insegna a raccoglie i dettagli, le diversità, una sensazione, uno sguardo, una mano, un abbraccio che fa la differenza tra il durare o il bruciare. Amare ciò che è, in noi, e nell’altro che ci fa da specchio.
Ecco, i poeti ci insegnano che noi siamo quello che nel miracolo dell’incontro possiamo essere, come il clown prova, in ogni istante, ad essere: poesia fatta persona.
DISPENSA, PER IL LIBERO APPREZZAMENTO Questa è un’opera d’ingegno a carattere artistico ri-creativo,frutto di una ricerca della nostra socia Clown Guadalupe al secolo Ilaria Miranda che ci da consenso alla pubblicazione per il libero apprezzamento . In tal senso tutti i diritti sono riservati, all’Associazione Comunità RNCD onlus e finalizzati esclusivamente per sostenere gli scopi sociali. Per questi motivi ne è vietata la vendita. Per ulteriori info o se ne volete una copia nella veste tipografica che abbiamo realizzato in dono scriveteci a: info@radunonanzionaleclowndottori.org Non escludiamo ogni vostro dono-contributo volontario, per sostenerci nelle nostre attività: CC POSTALE 3232889 IBAN: IT06 P076 0115 0000 0000 3232 889 intestato a: COMUNITA’ RNCD onlus Causale: donazione
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.