Mi chiamo Nanosecondo, non si finisce mai di imparare! Specialmente poi, come in questi giorni, che ho preso di mira la nozione del mio “Io sono paura!” … ed ogni supposizione di padronanza riflessiva che ad esso si attribuisce …. ho il dubbio e sospetto che anche lui si è costruito intorno a sé un castello medioevale senza ponte levatoio con l’esterno …….
Io sono un presunto “monarca” che si sente sottoposto al pericolo di un … mondo esterno e di tutti i suoi nemici…. io sono pieno di paure oggi….. mentre qualcuno mi suggerisce che serve rigore …. bisogna essere padrone e signore assoluto…. ma altri clown, mi hanno detto che “non si è mai monarca assoluto in casa propria.” ….. eppure lui si fidava ciecamente …… dei suoi amici ………. e qualche folle poeta trovatore, angelo o giullare ha dato altri consigli, ma si sa, sono toccato e fuga nella “folla… della follia” e quindi poco affidabili!
“Je est un autre” …. L‘io è un altro …..che gli ricorda, dal suo inferno poetico moderno, Artur Rimbaud, scoprendo nella propria anima inquieta, di essere egli stesso un oggetto estraneo alla propria esistenza,…. Un artificio immaginario che occulta l’angoscia mostruosa delle sue spontanee irriflessa e irriflettibili …paure per, dell’altro!
Passano nel castello maghi, fattucchiere, streghe,…. soldati,… gendarmi,…. medici del corpo e dell’anima, ma Nanosecondo …. continua ad essere triste, a non avere desideri, sogni, speranze, …… e, soprattutto, a non divertirsi!
Adesso si! C’è bisogno di una rivoluzione individuale e comunitaria,….. di quelle che lo fanno danzare,….. senza bisogno dell’aiuto di nessun Dio, ….. ma solo di umani, molti umani,…….!
Nel frattempo, …..passò per caso di là un vecchio cieco, per voler restare nel suo sogno….. e gli raccontò la storia di un giovane di nome Narciso,….. e di quando dopo aver molto amato la sua stessa immagina riflessa nell’acqua del fiume scoprì che la sua immagine era una maschera alienata al suo “io pauroso dell’altro,….. e si confondeva col suo essere soggetto stesso, ….. il suo presunto,….ma cosi non era piu’ “padrone di sé …. ma “sintomo umano “..de .. “la sua degradazione alienata”,… è un proprietario abusivo, non solo del proprio “castello”, ma della propria “vita”,…. non sa,….. combatte e nega i “propri sogni le proprie speranze….”….e scopre,… che la sua vita non può essere spazio libero da conflitti,….. o organo specializzato all’adattamento,…… anch’essa risulterebbe una colonizzazione dei territori ignoti e oscuri a se stesso!……
Il “fool non si diverte più”…. a giocare ….. e comincia a riconoscere che il suo animo ha poco a che fare con quel divino….rancoroso e vendicativo….. limitante ….dello sguardo dell’Altro,… “… lui sa che è l’Altro …. nella sua immagine reale,….. che influisce sulla sua identità e non viceversa,…. solo allora come Narcisio potrà eviterà di trasformarsi in un naturale Caino che deve sopprimere suo fratello per sopravvivere,…. alla sua paranoia di minaccia dell’altro,…. se stesso e fratello.
Gesti infelici e violenti di ieri, di oggi, …….e non solo di domani,…. di Narciso e Caino,….. sono accomunati dalla convinzione delirante per l’Uno,… per il Medesimo,… fino alla violenta e dolorosa volontà di contrastare il proprio destino,……!
E’ cosi che mi dichiaro Clowndestino,…. come “alterità” paurosa e insopportabile della mia visione – divisione!?……
No, non posso, proprio adesso riconoscermi come “maschera” paurosa, violenta e attiva,…….!
Rido cosi difronte alla paura,…. ah ah ah! ….
Perché, neppure per natura,….. neppure per statuto,…. per legge, …..divina, ……o terrena che sia posso permettermi di non recuperare la mia misera e pietosa umanità’……dichiarando al mondo, … a questo mondo, pieno di paure,….io sono un clown e mi chiamo Nanosecondo! ……..per specchiarmi in esso!
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