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Per amore solo per amore delle parole… sento il fastidio di un abuso de parole fredde e inospitali da ragionieri anaffettivi del risentimento, del dare-avere impoetico ….. E allora triste e sconsolato allontano lo sguardo dalla terra del rancore e dell’ autismo strapaesano e fisso amorevole il riflusso infinito delle onde del mare …e vidi e sentii inseguendo un senso che non c’è la brezza leggera la luce diffusa i colori sfumati gli odori indiscreti che riflettono ancora nello specchio profondo del mare le parole che il pifferaio magico trasportò con sé, nel fondo del mare, quando bruciarono la casa del libraio che non amava la poesia post-ermetica sperimentale con spruzzi di nihilismo in tensione con le parole, non verso le parole di un io camaleonte in conflitto con l’io leviatano ma per scappare da uomini incapaci di bellezza e letizia….. quando le loro parole si sono fatte forme fredde e senza vita dal magma infuocato del proprio spirito materico. Fosfenico con desiderio di continuità e d’armonia.. nel suo reale contraddittorio conflitto….. ora anche i poeti frequentano i supermercati delle parole nelle piazze affollate della politica o della finzione tecnologica in attesa di occhi indiscreti ….curiosi e semplici come bambini o menti invasate di furori poetici vitali con la rabbia delle baccanti senza freni… e forse naufraghi di un ‘nòstos’ senza ‘mètis’. Al risveglio le parole riprendono il volo come bolle leggere piane…..chiare fresche e dolci come acqua.. folli… gridate agli uomini o bestemmiate con le braccia al cielo dal grazioso riso o dal vecchio pazzo che si crede Re truffatore folle di cielo e terra e di parole naufragate agli uomini senza imparare a nuotare ….. e…… senza chiedere “pinne…fucile ed occhiali quando il mare non è una tavola blù…ed è bello tuffarsi con la testa all’ingiù……”……